la velocità della luce è uguale in ogni direzione, ma il punto come il momento relativo è tale perche non è mai identico. pur essendolo per la gravità e le sue parti di uno spazio relativo sempre diverso. Sia che si vada avanti o si torni indietro per quell’avanti non si sarà mai nello stesso identico punto e nel medesimo momento del proprio esistere. lo spazio del nostro tempo si appropria della sua gravità sia per accelerazione che per rallentamento nell’accelerazione. In sostanza per tale assunto se si è diavoletti di Maxell essi sono sempre dove è prevedibile che siano pur non potendolo conoscere in ciò ch’è divenire. In sostanza se ricostruiamo con la materia il passato, seppur uguale non sarà quel passato, e se sarà della materia di quel passato, sarà e tornerà nel presente del suo tempo. Quindi la macchina del tempo è un’illusione, in quando puoi conoscere un processo che si può riprodurre ma se copi quel processo non arrivi mai torni sempre nel medesimo istante in cui era ciò che ai copiato della gravità come l’idrogeno che in campo elettrico può trasformarsi in molecola, dalla gravità dell’ossigeno alla biologia dell’acqua.
Ora immaginiamo il tempo quello geologico della terra quello storico del presente e quello culturale. La terra forma, l’uomo dalla terra trasforma da ciò che trasforma genera un modo per intendere i suoi bisogni e le cose per le sue necessità, sicché l’essere umano intercorre tra queste situazioni e cose, scambiando il tempo per il bisogno o la necessità o l’attributo della funzione per il modo di ciò che fa o scambia, tra la terra il tempo e le persone. L’astrazione combina e analizza ma fa modo per il tempo che intercorre tra il significato e la propria coscienza. Nella posizione e la disponibilità del tempo come necessario o libero, sia in natura che conoscenza dello spazio del pensiero della propria esistenza. Il tempo primo è la vita, in essa ci sono gli altri soggetti, d’interpretazione tra la possibilità e la possibile fatica per il contenuto stesso del proprio tempo biologico.
i generi, tempi, culture. come si può dividere il tempo della terra dal tempo dei popoli al tempo dei disegni detti geografie delle persone. In sostanza e in ragione del sentirsi qualcosa si opta per una forma che svolga il significato delle funzioni per l’esistenza come principio d’immagine che di vero significato, tanto da modificare anche il significato di spazio come possibile luogo del vivere. E allora il tempo della terra appare verosimigliante in ogni significato della sua epoca in buona virtù delle sue fattezze e sostanza e, sia per le abbisogna umane che dello stesso creato. La terra dona l’uomo raccoglie, la terra seminata dall’uomo che raccoglie la semina, la forma del raccogliere, il modo, la quantità il tempo dell’animale che dona e dell’oggetto che opta per la gravità e il peso e si rende diverso, così il modo per il luogo, così il pensiero per il modo e così la possibilità per il significato, di ciò ch’è libero e di ciò che si decodifica per uso e per mansione. Ora ognuno sembra potere svolgere un tempo diverso e, allora ognuno è il suo tempo e il luogo nello spazio. Le forme del tempo e il significato dell’uso, sono gli attributi che alterano il significato tra la persona e le cose della vita decodificata, come, la terra e le cose. Senza comprendere che quel che è sta e dove sta è il modo con cui lo spazio si fa tempo e gravità.